4/27/2013

culmine espressivo poetico-verbale


Condivido qui il culmine della ricerca poetica da me intrapresa,
ispirato dalla mia militanza intellettuale nel movimento d'avanguardia culturale Net.futurismo
(abbandonato in seguito ad eventi che hanno radicalmente mutato la mia visione dell'esistenza)
grazie al quale ho imparato a conoscere ed esprimere le mie potenzialità creativo-intellettuali ed incrementare le mie capacità comunicative tramite le neotecnologie spingendole al limite fisico.


                        Il culmine dell'espressività poetico-verbale scritta è  una pagina Word vuota: unicamente l'assenza di parole accorcia asintoticamente la distanza tra significante e significato.

           
L'assenza di parole  è, per me, il significante che meglio approssima il significato che rappresenta, diversamente da qualunque altra parola che approssima con un basso grado di precisione il proprio significato;
non poteva che essere questo il risultato di una ricerca poetica, caratterizzata dalla libera sintesi tra terminologia tecnico-scientifica ed espressioni umanistiche, volta all'espressione dei concetti con parole sempre più rarefatte.

Potrei, con immodestia, considerare questo risultato l'estremizzazione dell'ermetismo di Ungaretti: ancor più di Eterno mi avvicino a esprimere con il mio culmine espressivo poetico-verbale il nulla.

Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla
l'inesprimibile trascendenza




A posteriori posso interpretare questo risultato secondo una delle dottrine dello Gnosticismo:
il pensiero gnostico ritiene infatti (Vangelo secondo Filippo, 11-13) le parole con cui vengono nominate le cose materiali inganni con cui le potenze cosmiche rendono l'uomo schiavo della materia non autentica rappresentata da questi nomi distogliendolo da ciò che è autentico e appartiene al regno divino assolutamente estraneo alla materia, totalmente a-spaziotemporale.

La vera Divinità appartenente al Pleroma, a cui possiamo riferirci come vero Dio inconoscibile e indescrivibile: quindi assolutamente non rappresentabile dalle parole;
gli gnostici vi si riferivano anche come Abisso e Silenzio, come meglio potrei riferirmici se non con l'assenza di parole?


Lo screenshot di una pagina vuota è ciò che -a parole- più si avvicina a esprimere
l'Abisso di Silenzio che attendo...